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Dicembre 3 giorni in Emilia RomagnaGliAmicidellAngelo

Archivio Fotografico > 2023
otto nove dieci dicembre
Oltre a essere una città splendida, Ravenna è ricca di opere d’arte e siti (ben 8!) patrimonio UNESCO. Inoltre, conserva il più ricco patrimonio di mosaici dell’umanità risalente al V e VI secolo.
Sapevi che a Ravenna è sepolto Dante? Ebbene sì, non si trova a Firenze come molti pensano perché morì a Ravenna.
Basilica di San Vitale
Capolavoro dell’arte paleocristiana e bizantina.
La Basilica di San Vitale si trova in un’area aperta, circondata da un prato verde. Esternamente ha una forma molto particolare: è a pianta ottagonale e svetta su due corpi prismatici in mattoni, uno più alto e uno più basso. La sorpresa più grande si ha però una volta entrati all'interno, dove le decorazioni musive del pavimento, dell’abside, gli affreschi sulla cupola e gli ampi volumi lasciano senza parole. Il mosaico parietale ha uno sviluppo in verticale che conferisce alla basilica slancio e grandezza.
Mentre, sul pavimento è rappresentato un labirinto e trovarne l’uscita significa rinascere, perché simboleggia il percorso di uscita dal peccato.
Mausoleo di Galla Placidia
A qualche metro dalla basilica trovi il Mausoleo di Galla Placidia, tra le cose da vedere a Ravenna assolutamente. La sobrietà e linearità dell’esterno non fa percepire la ricchezza degli interni. Interamente ricoperta, nella parte superiore, di mosaici splendidi, specialmente l’immenso cielo stellato.
 Appena sopra l’ingresso si trova il mosaico più pregiato che raffigura il Cristo Buon Pastore tra le sue pecore.
La parte inferiore del mausoleo è rivestita invece da marmi gialli. Qui si trovano tre tombe, una per Galla Placidia, committente della costruzione stessa, le altre due per suo marito e il fratello. Pare però, che l’imperatrice Galla morì a Roma e, dunque, sia seppellita in quella città.
Basilica di Sant'Apollinare Nuovo
Dista dalla Basilica di San Vitale circa 15 minuti a piedi.
La Basilica di Sant'Apollinare Nuovo è da non confondere con quella di Sant'Apollinare in Classe, che si trova sempre a Ravenna ma a circa 8 km di distanza.
La Basilica di Sant'Apollinare Nuovo come tutti gli altri monumenti di Ravenna ha una facciata sobria e un bel chiostro, dal quale si accede all'interno. Un interno che racchiude dei tesori dal valore inestimabile: parliamo del più grande ciclo di mosaici del mondo.
Ci sono tre fasce distinte di mosaici, dove in quella più alta è raccontata la vita di Cristo, nella centrale ci sono Santi e Profeti (a sinistra donne e a destra uomini) e nella fascia inferiore si ritrae il Palazzo di Teodorico. Curioso vedere nel Palazzo di Teodorico la cancellazione di alcuni personaggi sostituiti con drappi bianchi: quello che ne rimane sono le mani in corrispondenza delle colonne. Questo è avvenuto durante il passaggio della basilica dal culto ariano a quello cattolico
 
Tomba di Dante
Solo circa 500 metri separano la Basilica di Sant'Apollinare Nuovo dalla Tomba di Dante.
Si tratta di un tempietto in stile neoclassico sobrio ed elegante rivestito di marmi. Dentro si conserva l’arca sepolcrale con le ossa di Dante e il bassorilievo opera di Pietro Lombardo.
Ci sono poi una ghirlanda di bronzo e argento donata dall'esercito nella Prima Guerra Mondiale. Un’ampolla realizzata dallo scultore Giovanni Mayer e una lampada votiva alimentata con l’olio delle colline toscane (viene offerto dal Comune di Firenze ogni anno in memoria del loro illustre concittadino).
Duomo di Ravenna, ovvero la Cattedrale metropolitana della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. Dista poco più di 400 metri dalla precedente tappa.
L’edificio come lo si vede attualmente è il frutto di un intervento radicale avvenuto nel XVIII secolo. Si demolì l’antica cattedrale e si costruì una nuova in stile barocco.
L’esterno è dominato da un maestoso portico con delle colonne, l’interno è ampio e luminoso diviso in tre navate e con colonne in marmo.
Battistero Neoniano (o degli ortodossi)
 Proprio accanto al duomo è situato il Battistero Neoniano, in un piccolo e curato giardino. Se sei fortunato, ancora oggi puoi assistere a dei battesimi che si tengono qui, con questa cornice d’eccezione. Il Battistero è lineare e a pianta ottagonale, all'interno come gli altri siti lascia senza parole per i vivaci mosaici che lo ricoprono. È l’edificio battesimale meglio conservato al mondo sia per gli interni (marmi, stucchi e mosaici) che per la struttura esterna. Il programma iconografico, come spesso accade per queste opere, si legge dal basso verso l’alto e trova compimento massimo nella scena del Battesimo di Gesù, nella cupola. Questa è divisa in tre fasce che sembrano girevoli. Al centro del battistero vi è il fonte battesimale.
Piazza del Popolo e centro storico
L’ultima tappa dell’itinerario di Ravenna a piedi è Piazza del Popolo e tutto il centro storico. Piazza del Popolo è piccola e graziosa: da un lato svettano due colonne, una con la statua di San Vitale e l’altra con il patrono Sant'Apollinare. Su un altro l’edificio merlato con un bel portico sede dell’amministrazione comunale, il Palazzo dei Raponi e il Palazzo della Torre dell’Orologio.
9 DICEMBRE
Cesena
Cesena deve alla Signoria dei Malatesta anche la sua Rocca Malatestiana, una delle più imponenti della Romagna che tutta si può vedere dai suoi spalti, con la "corte" e due torrioni centrali: il "maschio" e la "femmina".
Visita alla Biblioteca Malatestiana
è stata fondata nel XV secolo. Inserita nel 2005 dall’ Unesco nel Registro della Memoria del Mondo, è stata la prima biblioteca civica sia in Italia sia in Europa. È una biblioteca monastica collocata tra palazzi ottocenteschi, con esterni sobri e interni arricchiti da pezzi unici, come la mazza da cerimoniale che Papa Pio VI regalò alla sua città. La Biblioteca si divide in una parte antica di 250 mila volumi, la Biblioteca Moderna con 100 mila volumi, la Mediateca, l’Emeroteca e la Biblioteca dei Ragazzi.
Piazza del Popolo
è il cuore della città. Voluta da Andrea Malatesta – che fece spianare parte delle pendici del Colle Garampo – è circondata da edifici a dir poco affascinanti.
 Il principale è senza dubbio Palazzo Albornoz, sede del Comune, edificato per volontà del cardinale Albornoz a metà del 1300. Piazza del Popolo, tuttavia, è inconfondibile grazie alla presenza della cinquecentesca Fontana Masini. Uno dei simboli di Cesena, è realizzata in pietra d’Istria, ricca di decori e, sul lato nord, presenta lo stemma di Papa Sisto V.
Rocca Malatestiana
sulla sommità del Colle Garampo, è molto vicina alla piazza e la sua costruzione iniziò grazie a Galeotto Malatesta. Con la sua maestosità riuscì ad affascinare persino Leonardo da Vinci, in visita a Cesena nel 1502 su richiesta di Cesare Borgia. Collegata a Piazza del Popolo tramite il Parco della Rimembranza, ospita il Museo di Storia dell’Agricoltura e delle Armature.
10 DICEMBRE
FORLI'
Fondata dai romani nel II°secolo con il nome di Forum Livii, ovvero il Foro di Livio, rappresentava il punto di passaggio dalla via Consolare fino alle porte della odierna Toscana.
La città possiede ancora oggi tracce stilistico artistiche provenienti da ogni sua fase storica, dal romanico, all'arte rinascimentale fino alle linee semplici e simmetriche del ventennio mussoliniano. La pianta del centro storico così semplice permette di visitare la zona piazza a piedi, senza bisogno di ricorrere a mezzi di trasporto più rapidi, spostandosi così nei punti di maggiore interesse artistico-culturale. Certamente la bella Piazza Saffi rappresenta il punto di partenza e di arrivo di qualsivoglia tour di Forlì, essendo una delle più belle e grandi d’Italia. Da questa posizione, anche semplicemente a colpo d’occhio, notiamo tre alti edifici che svettano sull'abitato: la Torre Civica, o torre dell’orologio, il Campanile del Duomo e quello di San Mercuriale appartenente alla Basilica omonima, ancora oggi visitabile e scalabile.

SANTUARIO DI SANTA MARIA DELLE GRAZIE
Nella frazione di Fornò in direzione Forlimpopoli, sorge un Santuario di enorme pregio architettonico, storico e artistico, il Santuario di Fornò.
Risalente alla metà del 400 fu costruito per volere di Pietro Bianco, che trovò nella zona di Fornò, allora boscosa, un'immagine di Maria, a cui dedicò il nome del Santuario Santa Maria delle Grazie. Il Santuario si presenta particolarmente originale per la sua pianta circolare.

FAENZA
A metà strada tra Forlì e Imola, in provincia di Ravenna, sorge una città conosciuta in tutto il mondo per la produzione di ceramiche.
Nonostante sia spesso dimenticata dagli itinerari turistici poiché oscurata da città vicine più conosciute (basta pensare a Ravenna), Faenza è una cittadina antichissima con tante bellezze e un centro medievale tutto da scoprire, ricco di palazzi, monumenti, aree verdi, musei e splendidi edifici.
Passeggiare a caso per le vie di Faenza è entusiasmante, perché ogni angolo che giri può sorprenderti con una insegna su ceramica, oppure con delle vere e proprie opere d’arte sempre fatte di ceramica poste sulle facciate. Vediamo insieme cosa vedere a Faenza in un giorno, tempo ampiamente sufficiente per visitarla considerando che è abbastanza piccola, e tutte le attrazioni imperdibili.
Piazza del Popolo
dà l’impressione di essere un salotto, con i suoi eleganti portici, tra i quali pendono semplici e bianche tende, i maestosi palazzi e l’imponente Torre dell’Orologio. Presenta un aspetto squadrato e regolare, tipico del Settecento. Sulla piazza si affaccia il Palazzo dei Podestà, che è stato più volte maneggiato per renderlo simmetrico a Palazzo Manfredi, posto di fronte. Palazzo Manfredi, con il suo lungo loggiato, oggi è sede del Municipio.
Come detto, qui spicca la Torre dell’Orologio ricostruita nel 1953 uguale e nel medesimo posto dell’originale torre seicentesca che fu fatta saltare dai tedeschi nel 1944. Proprio accanto a Piazza del Popolo, separate in pratica da Corso Mazzini e Corso Saffi, è situata la meravigliosa Piazza della Libertà, l’altro centro nevralgico di Faenza.
La piazza è caratterizzata dalla maestosa facciata della Cattedrale di San Pietro Apostolo che si erge su una scalinata e dalla barocca Fontana Maggiore. Si tratta di uno dei più insigni monumenti della città e punto in cui termina uno degli acquedotti più antichi di tutta la Romagna. La fontana in passato forniva acqua salubre alla popolazione, rispetto a quella dei pozzi interni spesso inquinata. Ciò che si vede è solo la parte terminale di un ingegnoso acquedotto sotterraneo che, dalle prime colline appenniniche e con la sola forza di gravità, portava l’acqua in città.

BRISIGHELLA
Una piazza coloratissima, centinaia di scalini e un’antica rocca immersa nel verde. Brisighella è un affascinante borgo ai piedi dell’Appennino, in provincia di Ravenna, abbracciato da tre colli, dove svettano la Rocca Manfrediana, la Torre dell’Orologio e il Santuario di Monticino. Considerato come uno dei Borghi più belli d’Italia,
VIA DEL BORGO O DEGLI ASINI
E’ una strada sopraelevata che riceve luce dalle caratteristiche finestre ad arco, di diversa ampiezza. Famosa per le sue uniche caratteristiche, una preziosità architettonica unica al mondo.
Costruita probabilmente nel sec. XIV, rappresenta il più antico baluardo difensivo a protezione del borgo. In un primo tempo scoperta, la strada era camminamento di ronda e via di comunicazione, poi fu coperta e inglobata nelle abitazioni quando perdette la sua funzione di difesa. In seguito in questo quartiere abitavano i birocciai, che trasportavano il gesso dalle cave sovrastanti il paese, servendosi di asinelli, da cui il nome “Via degli Asini”.
Le stalle si trovavano di fronte agli archi mentre le abitazioni erano ai piani superiori. I carri da trasporto, “le birocce”, erano sistemate nei cameroni scavati nel gesso, che si aprivano nella piazza sottostante.
Un saluto e... alla prossima
GliAmicidellAngelo 2022
Un grazie sincero a tutti gli amici che hanno contribuito alla realizzazione. Questo è un sito senza scopo di lucro sul quale vengono pubblicate le foto e i commenti delle nostre "Imprese"
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